Per chi suona la montagna: non dimentichiamoci di chi lavora

Per chi suona la montagna: non dimentichiamoci di chi lavora

Si scrive “Per chi suona la montagna” e si legge “disperazione”. Perché è questo il sentimento diffuso nel mondo della montagna in queste settimane in cui la stagione sciistica è sempre più minata alle fondamenta e il settore rischia il collasso. C’è molta disattenzione da parte delle istituzioni non coinvolte ed era necessario attirare l’attenzione nuovamente. Ecco da dove nasce l’iniziativa.

Per chi suona la montagna

Si tratta di una protesta degli appassionati d montagna e di chi ci lavora. Fattivamente sono state suonate campane per un minuto per richiamare l’attenzione  sulla crisi che ha colpito il turismo della a seguito della pandemia e dell’emergenza sanitaria. “Per chi suona la montagna” è stato un gesto simbolico che ha unito tutte le destinazioni legate al mondo della neve all’indomani dell’approvazione, da parte del Cts – Comitato tecnico scientifico- dei protocolli per la riapertura di impianti e piste prevista a metà febbraio.

I soggetti coinvolti

L’iniziativa di “Per chi suona la montagna” è stata lanciata dalla rivista Sciare Magazine (LINK) ed hanno risposto le principali destinazioni montane italiane:

  • Cortina
  • Courmayeur
  • Bormio
  • Livigno
  • Madesimo
  • Cervinia
  • Sestriere
  • Ponte di Legno
  • Tonale
  • Roccaraso
  • Madonna di Campiglio.

Le dichiarazioni su “Per chi suona la montagna”

A parlare di “Per chi suona la montagna” è stato Tullio Serafini, Presidente dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio, Pinzolo-Val Rendena, che ha sottolineato il fatto che:

“Per chi suona la montagna” è stato un messaggio positivo, propositivo e unitario di tutte le montagne d’Italia.

I danni del Covid-19 alla montagna

Il Covid-19 e le misure di contenimento del governo varate in autunno presentano un conto salato anche per le Valli Olimpiche dove si registra un calo del 90% del fatturato degli hotel nel 2020 con prospettive simili per il primo semestre 2021 e un’eventuale riapertura a partire dal 15 febbraio e la possibilità di tenere aperti gli impianti non contribuirà a salvare la stagione.

Ecco perché il sindaco di Sestriere Gianni Poncet ha così dichiarato:

Ripartire con il turismo è fondamentale per la sopravvivenza dell’industria delle neve e dell’intero indotto che genera a livello nazionale. Siamo alla vigilia di un grande evento come i Mondiali di Sci di Cortina 2021 e spero che questo coincida con l’uscita dal tunnel in cui sono finite tutte le stazioni sciistiche italiane.

Abbiamo appoggiato “Per chi suona la montagna” perché lo consideriamo un gesto condiviso per non restare in silenzio nel dramma, economico e sociale, che sta attraversando il sistema neve.

Lo strumento della Ghost Track

Nella speranza che iniziative come “Per chi suona la montagna” risveglino l’interesse delle istituzioni per il turismo ad alta quota, vi invitiamo a trascorrere l’attesa impratichendovi col nostro nuovo tool della Ghost Track. Tecnicamente si tratta di una traccia che può essere utilizzata come esempio durante il tracciamento GPS.

L’importante è specificare che non è pensata per essere utilizzata come traccia di riferimento o traccia guida. Non è prudente seguirla alla cieca! Controllate, invece, voi stessi le condizioni e modificate la vostra track di conseguenza. Comeprovarla? Ti basterà scaricare gli aggiornamenti dell’app (da Google Play o da AppStore) o visitare il nostro sito web ufficiale.

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