Università in montagna: quando la cultura raggiunge alte quote

Università in montagna: quando la cultura raggiunge alte quote

Agli appassionati di montagna non basta mai. Vorrebbero vivere tutti i giorni ad alta quota e vorrebbero saperne sempre di più sulla loro passione. Su quest’ultimo punto non sono distanti molti luminari accademici che hanno deciso di portare l’università in montagna. Vediamo insieme di cosa si tratta.

L’università in montagna

L’università in montagna è un evento già giunto alla sua seconda edizioni. C’è il patrocinio delle seguenti istituzioni:

  • Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – MATTM
  • Comitato Glaciologico Italiano – CGI
  • Sustainable Development Solutions Network – SDSN

L’evento è compreso nel calendario del Festival dello sviluppo sostenibile promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS.

L’edizione del 2020

In questa edizione dell’università in montagna ci sono 28 atenei italiani aderenti, afferenti a 10 regioni da Nord a Sud.  I Delegati della RUS che aderiscono all’iniziativa organizzeranno un’escursione aperta ai referenti sui temi dello sviluppo sostenibile della propria università, in collaborazione con le sezioni del Cai locali ed eventualmente con altre università e attori locali. Le escursioni si svolgeranno lungo i sentieri del Cai con preferenza per il “Sentiero Italia Cai”.

Lo scopo

Perché portare le università in montagna? Allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica locale e nazionale sui temi dell’Agenda 2030 attraverso la conoscenza dei territori montani alla luce degli obiettivi ONU, tra cui quelli:

  • per la promozione del turismo sostenibile (SDG 8),;
  • dell’inclusione sociale ed economica di chi vive in aree periferiche (SDG 10)
  • del supporto alle comunità sostenibili (SDG 11)
  • della lotta al cambiamento climatico (SDG 13)
  • della promozione della vita sulla terra (SDG 15).

Durante la giornata gli enti partecipanti sottoscriveranno un appello per la protezione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale locale.

Il rapporto tra CAI e università

Il legame che s’è creato in questa iniziativa sulle università in montagna col CAI lo spiega direttamente il vicepresidente del Club Alpino Italiano e responsabile del progetto “Sentiero Italia Cai” Antonio Montani con queste parole:

Il Club alpino italiano è consapevole dell’importanza di mantenere relazioni e rapporti con il mondo universitario, con la cognizione che il continuo relazionarsi tra il sodalizio e la Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile sia di vitale importanza per la messa in opera concreta delle azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi dell’agenda 2030.

Aggiunge una dichiarazione sulle università in montagna anche la Prorettrice del Politecnico di Torino e Presidente della RUS Patrizia Lombardi:

Abbiamo voluto dare continuità all’iniziativa Climbing for Climate lanciata lo scorso anno dall’Università degli Studi di Brescia con convinzione ed entusiasmo, nonostante le difficoltà di gestione determinate dalla recente pandemia, e dunque rinnovata nella sua organizzazione, per diversi motivi.

In primis, per sottolineare l’importanza di porre tra le priorità del Paese la salvaguardia dei nostri  territori culturali e delle aree interne. Inoltre, il coinvolgimento diretto delle diverse università della RUS, in collaborazione con il Club Alpino Italiano, consente una valorizzazione diffusa del nostro immenso e meraviglioso patrimonio naturale e culturale.

Quali università aderiscono

L’iniziativa delle università in montagna riguarda i seguenti atenei:

  • Abruzzo: Università degli Studi dell’Aquila; Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” Chieti-Pescara; Università degli Studi di Teramo;
  • Emilia Romagna: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Università degli Studi di Parma;
  • Friuli Venezia Giulia: Università degli Studi di Trieste; Università degli Studi di Udine;
  • Lazio: Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale; Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”;
  • Lombardia: Politecnico di Milano; Università degli Studi di Brescia; Università degli Studi di Milano; Università degli Studi di Milano-Bicocca; Università degli Studi dell’Insubria;
  • Marche: Università degli Studi di Camerino; Università degli Studi di Macerata; Università degli studi di Urbino “Carlo Bo”; Università Politecnica delle Marche;
  • 

Piemonte: Politecnico di Torino; Università degli Studi di Torino; Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”; Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo;
  • Puglia: Università degli Studi di Bari Aldo Moro; Università LUM Jean Monnet;

Toscana: Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna; Università di Pisa;
  • Veneto: Università Ca’ Foscari Venezia; Università IUAV di Venezia.

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