Parapendisti sul Monte Bianco: 150 uomini in volo nel cielo

Parapendisti sul Monte Bianco: 150 uomini in volo nel cielo

Cosa spinge parapendisti sul Monte Bianco? La voglia di vivere la montagna in modo estremo. Ci sono tante belle escursioni e tante gite che possono fare le famiglie ad alta quota ma non sono l’unico pubblico che gira da quelle parti. Lo dimostra questa news che ha fatto il giro del web per la spettacolarità delle immagini. Tanti colori, tanta adrenalina e tanta grinta. Vediamo meglio di cosa si tratta per imparare nuovi modi di “usare” questa passione.

Cosa ci fanno 150 parapendisti sul Monte Bianco? Sembra l’inizio di una barzelletta e invece è l’inizio di una bella iniziativa che ha allacciato cielo e neve in un’unica soluzione. Per capire a pieno il tutto facciamo un paio di premesse e poi ti raccontiamo perché tanta gente è stata col naso verso le nuvole in una giornata speciale.

Immagina di salire in cima ad una vetta. Immagina di poter respirare le nuvole. Immagina poter abbracciare le nuvole. Immagine di poter volare come un’aquila. Questo ed altri hanno provato i 150 parapendisti sul Monte Bianco. Uno sport estremo spettacolare da vivere ma con le giuste accortezze.

Cos’è il parapendio

La premessa è capire la definizione del parapendio che dice che:

il mezzo di volo libero più semplice e leggero esistente, derivato dai paracadute da lancio pilotabili

A vederli dal basso sono uomini alati che provano la stessa esperienza degli uccelli con l’adrenalina di chi sa che un errore può costare la vita.

Il volo sul Monte Bianco

Mercoledì 26 giugno centocinquanta parapendisti si sono dati appuntamento sulla vetta del Monte Bianco, a 4.810 metri di quota. Grazie alle condizioni meteo “eccezionali” per il volo, la maggior parte di loro si è lanciata da Planpraz, a 2.000 metri di quota, vicino a Chamonix (Francia). Le favorevoli correnti ascensionali, provocate dal gran caldo di questi giorni, hanno spinto i parapendii fino a 5.600 metri di altezza, prima della discesa verso la cima del Monte Bianco dove i velivoli hanno formato una macchia colorata in mezzo alla neve.

I piloti provenivano da mezzo mondo, in particolare da Stati Uniti, Francia, Germania e Svizzera. Alcuni sono addirittura atterrati in pantaloncini corti (la temperatura sulla vetta era di 7 gradi nel pomeriggio).

L’incidente

I rischi del parapendio sono reali. Le possibilità di avere conseguenze drammatiche sono alte. Non a caso tra i parapendisti sul Monte Bianco, uno di loro, il francese Patrick Sarradin, di 55 anni, è morto durante il rientro a valle precipitando sul versante italiano, nella zona del Brouillard.

Secondo i dati della Federazione italiana volo libero i praticanti questo sport (deltaplano e parapendio nello specifico) sono aumentati negli ultimi quattro anni del 30%, raggiungendo la significativa quota di cinquemila tesserati.

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