Incidente di Federica Mingolla: una storia da cui imparare tutti

Incidente di Federica Mingolla: una storia da cui imparare tutti

Ci sono storie che vanno raccontate perché fanno0 bene alla comunità. E’ il caso di quella sull’incidente a Federica Mingolla che può essere anche paurosa ma aiuterà a mettere in guardia tanti appassionati di montagna che così non abbasseranno la guardia sulla sicurezza. C’è stato grande spavento, con qualche postumo serio, per Federica Mingolla che se l’è vista brutta durante una salita nel Vallone di Sea, nelle Alpi Graie.

Le parole di Federica Mingolla sull’incidente

A raccontare l’accaduto è la tessa ragazza.

Il sabato avrei dovuto partecipare a una serata in zona, così ho colto l’occasione per tornare su queste pareti che non frequentavo ormai da parecchio tempo. Insieme a Marzio Nardi avevamo già in mente di salire per questa linea, non così semplice da proteggere. Nel 2017 eravamo andati incontrando Jacopo Larcher e Paolo Marazzi impegnati nella salita in libera, così abbiamo deciso di cimentarsi su una via vicina per poi andare a prendere solo tiri alti. Quando l’ho proposto Marzio ha subito accettato, io ero super contenta e mi sentivo molto in forma.

La dinamica dell’incidente a Federica Mingolla spiega che, partiti, i due attaccano una linea che poi si rivela sbagliata, così ritornano alla base e ci riprovano:

Trovato il giusto attacco inizio a salire. Fisso una prima protezione e proseguo fino a circa 15 o 16 metri dall’attacco. Qui mi sono detta che dovevo proteggermi perché l’ultima protezione fissata era sei metro sotto. La stavo posizionando e nel frattempo mi reggevo, senza dubbi, a questa presa che a un certo punto si è staccata facendomi precipitare.

La caduta si arresta a sei metri da terra, seguita da una calata in stato difficile.

La condizione di Federica Mingolla

Lei stessa spiega i danni della caduta.

Sono riuscita a non svenire, ma avevo capito che mi ero rotta i piedi, sentivo un dolore fortissimo sia lì che alla schiena dove avevo preso una botta bella forte.

Recuperata dal soccorso alpino e trasportata al CTO di Torino la prognosi rivela la frattura di entrambi i calcagni e diverse contusioni alla schiena, ma nessun incidente alla spina dorsale.

Sono stata fortunata, non mi sono mai trovata in una situazione del genere. Probabilmente se fossi stata più prudente e avessi messo più protezioni, nonostante la facilità del tiro, non mi sarebbe successo nulla. Sarei volata, per poi tornare a salire subito dopo. Dove però hai margine e la roccia ti sembra solida vai e risparmi. In più stavo cercando di recuperare il tempo perso con l’errore di attacco, è stato un sbaglio mettersi fretta.

Ora a che punto è l’incidente di Federica Mingolla?

Tra un mese dovrei togliere il gesso, poi si recupera. Appena sto meglio riprendo ad allenarmi, mi hanno già mandato un sacco di esercizi che posso fare fin da subito.

I nuovi strumenti di MountaiNow

L’incidente di Federica Mingolla ci deve insegnare l’importanza della sicurezza in montagna. In questo vi supportiamo noi con l’aggiunta di molte nuove caratteristiche tra cui queste principali.

Altezza della neve

E’ una nuova icona è disponibile per condividere l’altezza della neve. Facilmente misurabile con una classica sonda da sci alpinismo, la condivisione di questa osservazione fornisce informazioni in tempo reale sulla quantità di neve e contribuisce direttamente alla ricerca sul clima, soprattutto se essa viene fatta sui ghiacciai.

Nuovi livelli di mappa

Si tratta di un insieme di itinerari per lo sci alpinismo, il trekking o il mountain bike. Possono anche essere proiettati dal vivo durante la registrazione di una traccia GPS.

Dati fotografici

Una volta che siete a casa, le foto possono essere condivise in un attimo. Non c’è bisogno di inserire la data o il luogo manualmente, l’applicazione lo fa per voi.

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